Poche città di mare possono vantare una storia e delle tradizioni importanti come Caorle.
I primi insediamenti nella città risalgono all’età del bronzo (dal XVII secolo avanti Cristo), documentati dal rinvenimento di antichissimi reperti e insediamenti.
Durante l’epoca romanica, l’attuale Porto Falconera di Caorle è stato per decenni il principale porto mercantile dell’Alto Adriatico, oltre ad un fondamentale snodo di comunicazione con la suggestiva cittadina di Concordia Sagittaria, famosa per la produzione delle frecce (sagittus).
Caorle inizia a popolarsi in modo importante successivamente all’esodo di Concordia Sagittaria ed Acquileia a causa delle devastazioni degli Unni nei due paesi.
La storia del paese procede spesso lungo gli stessi binari di quella di Venezia. Nella guerra tra la Città Lagunare e Genova (1378-1381) ad esempio, è coinvolta anche Caorle, che ne esce piuttosto malconcia.
Verso la fine del 1700 anche Caorle, come buona parte dei territori del nord Italia, viene conquistata da Napoleone che, oltre a saccheggiare il paese, marca il territorio distruggendo ovunque il leone alato, simbolo della Repubblica Serenissima.
Le difficoltà e le carestie che l’Italia ha dovuto vivere durante i due conflitti mondiali, non hanno risparmiato la piccola città di Caorle.
Sono gli anni della ricostruzione e della fatica, che portano i Caorlotti, nei primi anni ’60, alla scoperta di una nuova risorsa economica: il turismo, un’attività che nel tempo diventerà sempre più redditizia rispetto al faticoso mestiere della pesca.
Oggi, il suggestivo centro storico, i sempre maggiori servizi offerti al turista, il fittissimo calendario di eventi culturali e sportivi e una spiaggia sempre più curata, si sommano all’indole della popolazione caorlotta, particolarmente gioviale ed accogliente.